nome - Myriah, madre delle tenebre, è così che la conoscono tutti, da una parte all'altra del Mondo Emerso. Il suo nome non gode di buona reputazione eppure non è stato sempre così. Un tempo, quando ancora era una ragazza appena approdata sulle sponde della Terra del Mare, il suo nome era Aenys, "dolce tramonto", donatole da sua madre non appena la strinse tra le sue braccia.
soprannome - I suoi non sono soprannomi, ma veri e propri appellativi. In quanto autoproclamata regnante del territorio della Rocca, i 'vostra grazia', 'sua maestà' e 'altezza' sono il classico, nessuno dei suoi servitori si azzarda a rivolgersi a lei in altro modo. Nelle Terre Emerse hanno preso l'abitudine di chiamarla "l'Oscura" per via del suo ruolo: regina dell'esercito delle tenebre, appunto.
casato - Myriah può vantarsi di avere origini ben nobili e altolocate: suo padre è Aegon Aslaug, la Fiamma del Drago, e lei è la prima della linea di discendenza. Sta di fatto però che è una bastarda e di suo padre non ha ereditato che i capelli, l'immunità al fuoco e una caratteristica tipica delle donne Aegnor: la capacità di comunicare con i draghi.
data/luogo di nascita - Nacque in quello che nelle Terre Emerse era un gelido pomeriggio di mezzo inverno, sul far del tramonto, al caldo e al sicuro nelle stanze di sua madre, nella Fortezza di Aegnor, a Zalenia.
età - La sua vera età non la sa nessuno, lei la tiene nascosta e nonostante tutto non si sarebbe riuscita a capire comunque, dato l'alone di mistero che la circonda. All'apparenza sono 35 gli anni che si rispecchiano su quel suo volto algido e sul bel corpo che la Madre le ha donato; tuttavia, 50 sono invece quelli attuali. Vi chiederete: ma come? Cinquant'anni... lei? Ebbene sì. Per mantenersi giovane sfrutta la magia - che chi dice che ella abbia addirittura stretto un patto con una divinità demoniaca, a costo di rimanere bella come quando lo era un tempo.
razza - Sua madre Gyda era una sirenide pura, mentre suo padre un nobile umano; di conseguenza, Myriah è una sirenide ibrida. Delle capacità della madre ha ereditato un lievissimo influsso sulle correnti acquatiche e la capacità temporanea di rimanere immersa, grazie al piccolo accenno d branchie che gli spunta sul collo.
classe - Maga. Ma non una semplice maga: Myriah è una manipolatrice della mente. Fu solo grazie a Viserion, suo maestro, che scoprì e sviluppò queste sue capacità che la portarono ad essere l'assoluta posseditrice dell'arte della manipolazione della psiche.
ruolo - Era destinata a divenire regnante sin da quando era solamente una bambina. E ciò è diventata: capo supremo dell'Esercito della Rocca, Madre delle Tenebre e Regina.
o. sessuale - Di uomini accanto non ne ha avuti altri che suo fratello, e ben altro che per relazioni amorose. Myriah non è una donna sentimentale e ha gusti piuttosto difficili, dubita che ci sia uomo che possa andarle bene. Nonostante ciò, è eterosessuale.
o. religioso - Non ha altra divinità che sé stessa. Atea di conseguenza, un tempo usava idolatrare il Tiranno.
o. politico - Inutile dire che si schiera per la fazione che ha creato lei stessa: la Rocca.

Solo gli dei sanno quanta bellezza possegga questa donna, ed è proprio il suo bell'aspetto la sua principale fonte di potere. Myriah è alta, slanciata e dritta come un fuso, la vita stretta e i fianchi rotondi e morbidi spesso accentuati da corpetti e gonne; solo le sue ancelle la vedono nuda e giurano di non aver mai visto un corpo di tale perfezione, né tanto meno delle gambe così tornite e candide. Lei sa - eccome se lo sa - di esser bella e le cure che ha per sé stessa sono quasi maniacali e si riflettono sulle sue parvenze. Anche non sapendolo, si nota subito la sua discendenza da una sirenide e da un Aegnor: i capelli, lunghi e ondulati, paiono d'oro liquido tanto son biondi e lucenti; gli occhi, magnetici e allo stesso tempo più freddi dei ghiacci della Terra delle Rocce, sono verdi, di un verde chiaro che spesso sfuma in azzurro, a seconda della luce che li illumina. Quando ancora abitava a Zalenia, erano proprio le sue iridi azzurro-verdi a distinguerla, a far capire alle persone che lei non era una Aegnor pura, ma una bastarda.
Poco sotto ai suoi occhi, gli zigomi alti e ben definiti fanno capolino, ridisegnando i lineamenti del suo volto di algida bellezza. Myriah non è una di quelle persone che esterna parecchio le espressioni diverse dalla rabbia o dall'angoscia, che tuttavia la intaccano ben poco; la sua espressione è sempre seria ed altera, tipica di una donna di famiglia nobile.
Quanto ad abbigliamento, può contare dei migliori sarti elfici che le assicurano sempre degli abiti riccamente decorati e fuori dall'ordinario tipico e comune: gonne dagli strascichi lunghissimi, maniche strette che le avvolgono il braccio e la mano. Spesso ogni abito ha inserti in metallo oppure in cristallo nero, quelli più costosi addirittura con argento ed oro. Adora adornarsi di gioielli e pietre preziose, mentre su pollice ed indice della mano destra sono sempre presenti due anelli a forma di artigli ricurvi, con i quali spesso squarcia la pelle dei poveri malcapitati - tanta bellezza nasconde altrettanta malvagità.

Alcibiades, Cliniae filius, Atheniensis. In hoc, quid natura efficere possit, videtur experta. Constat enim inter omnes, qui de eo memoriae prodiderunt, nihil illo fuisse excellentius vel in vitiis vel in virtutibus. Natus in amplissima civitate summo genere, omnium aetatis suae multo formosissimus, ad omnes res aptus consiliique plenus (namque imperator fuit summus et mari et terra); disertus, ut in primis dicendo valeret, quod tanta erat commendatio oris atque orationis, ut nemo ei posset resistere, dives; cum tempus posceret, laboriosus, patiens; liberalis, splendidus non minus in vita quam victu; affabilis, blandus, temporibus callidissime serviens: idem, simulac se remiserat neque causa suberat, quare animi laborem perferret, luxuriosus, dissolutus, libidinosus, intemperans reperiebatur, ut omnes admirarentur in uno homine tantam esse dissimilitudinem tamque diversam naturam.Alcibiades, Cliniae filius, Atheniensis. In hoc, quid natura efficere possit, videtur experta. Constat enim inter omnes, qui de eo memoriae prodiderunt, nihil illo fuisse excellentius vel in vitiis vel in virtutibus. Natus in amplissima civitate summo genere, omnium aetatis suae multo formosissimus, ad omnes res aptus consiliique plenus (namque imperator fuit summus et mari et terra); disertus, ut in primis dicendo valeret, quod tanta erat commendatio oris atque orationis, ut nemo ei posset resistere, dives; cum tempus posceret, laboriosus, patiens; liberalis, splendidus non minus in vita quam victu; affabilis, blandus, temporibus callidissime serviens: idem, simulac se remiserat neque causa suberat, quare animi laborem perferret, luxuriosus, dissolutus, libidinosus, intemperans reperiebatur, ut omnes admirarentur in uno homine tantam esse dissimilitudinem tamque diversam naturam.

backgroundAlcibiades, Cliniae filius, Atheniensis. In hoc, quid natura efficere possit, videtur experta. Constat enim inter omnes, qui de eo memoriae prodiderunt, nihil illo fuisse excellentius vel in vitiis vel in virtutibus. Natus in amplissima civitate summo genere, omnium aetatis suae multo formosissimus, ad omnes res aptus consiliique plenus (namque imperator fuit summus et mari et terra); disertus, ut in primis dicendo valeret, quod tanta erat commendatio oris atque orationis, ut nemo ei posset resistere, dives; cum tempus posceret, laboriosus, patiens; liberalis, splendidus non minus in vita quam victu; affabilis, blandus, temporibus callidissime serviens: idem, simulac se remiserat neque causa suberat, quare animi laborem perferret, luxuriosus, dissolutus, libidinosus, intemperans reperiebatur, ut omnes admirarentur in uno homine tantam esse dissimilitudinem tamque diversam naturam.Alcibiades, Cliniae filius, Atheniensis. In hoc, quid natura efficere possit, videtur experta. Constat enim inter omnes, qui de eo memoriae prodiderunt, nihil illo fuisse excellentius vel in vitiis vel in virtutibus. Natus in amplissima civitate summo genere, omnium aetatis suae multo formosissimus, ad omnes res aptus consiliique plenus (namque imperator fuit summus et mari et terra); disertus, ut in primis dicendo valeret, quod tanta erat commendatio oris atque orationis, ut nemo ei posset resistere, dives; cum tempus posceret, laboriosus, patiens; liberalis, splendidus non minus in vita quam victu; affabilis, blandus, temporibus callidissime serviens: idem, simulac se remiserat neque causa suberat, quare animi laborem perferret, luxuriosus, dissolutus, libidinosus, intemperans reperiebatur, ut omnes admirarentur in uno homine tantam esse dissimilitudinem tamque diversam naturam.Alcibiades, Cliniae filius, Atheniensis. In hoc, quid natura efficere possit, videtur experta. Constat enim inter omnes, qui de eo memoriae prodiderunt, nihil illo fuisse excellentius vel in vitiis vel in virtutibus. Natus in amplissima civitate summo genere, omnium aetatis suae multo formosissimus, ad omnes res aptus consiliique plenus (namque imperator fuit summus et mari et terra); disertus, ut in primis dicendo valeret, quod tanta erat commendatio oris atque orationis, ut nemo ei posset resistere, dives; cum tempus posceret, laboriosus, patiens; liberalis, splendidus non minus in vita quam victu; affabilis, blandus, temporibus callidissime serviens: idem, simulac se remiserat neque causa suberat, quare animi laborem perferret, luxuriosus, dissolutus, libidinosus, intemperans reperiebatur, ut omnes admirarentur in uno homine tantam esse dissimilitudinem tamque diversam naturam.

Family & Relationships - Chi l'avrebbe mai detto che il serioso Aegon di Aegnor fosse un uomo così poco fedele alla sua meravigliosa moglie da andare a cercare altre donne che potessero accontentare i suoi desideri? E' così che Aegon conobbe la bellissima Gyda, una sirenide da poco arrivata alla corte Aegnor, e dalla loro storia d'amore non nacque solo una figlia - ovvero l'altrettanto meravigliosa Aenys, ora Myriah - ma anche un figlio maschio, con i capelli del padre ma l'animo di una donzella indifesa: Fynn. Myriah preferisce non parlare del padre, che ha odiato fino alla sua morte e oltre, né della madre, che reputa debole in quanto non fu in grado di sostituire Shae, la moglie di Aegon; ma Fynn... è tutta un'altra storia. Fynn nacque quando lei aveva dieci anni e si dimostrò fin da subito un ragazzo piuttosto passivo, solito a subire le angherie della sorella che troppo voleva. Myriah non volle lasciarlo al palazzo di Aegnor, dove la loro madre ormai veniva chiamata "puttana" perché Aegon aveva finalmente avuto un figlio maschio legittimo, e per questo se lo portò con sé, quando ancora era un bambino, nel Mondo Emerso. Ad oggi Fynn ha quarant'anni e tutti i segni relativi alla sua età, ma il suo temperamento non è cambiato di una virgola: passivo, succube della sorella che solo con lui si permette di mostrarsi infuriata. Myriah non può dire di non volergli un minimo di bene, ma egocentrica com'è fa fatica a provare sentimenti che si avvicinino anche minimamente all'amore fraterno. Fynn dal canto suo, nonostante lei sfoghi la sua rabbia solo contro di lui, per un qualche strano motivo non può far altro che amarla incondizionatamente.
Quanto a relazioni... gli dei non vogliano che lei sia rimasta sola soletta tutto questo tempo, che si sia costruita una Rocca imponente senza il minimo aiuto, che conduca un esercito intero con il solo ausilio delle proprie forze. Primi in linea vengono i maghi che l'aiutarono con la costruzione della roccaforte e quelli che l'aiutano tutt'ora con la gestione degli affari politici: Sirthas, uno dei suoi più valenti sottoposti, un elfo avanti con gli anni che ha abbandonato la vita di corte a Nelor per seguire l'oscuro; Gahn, che l'aiutò con la formazione dell'esercito di corpi artificiali fino al giorno della sua morte; Seherith e Aerith, i gemelli del dolore, i suoi temibili carcerieri e torturatori. Seherith è tutt'ora il suo braccio destro, l'asso nella manica, colui che riesce sempre in qualche modo a trovare una soluzione - che spesso e volentieri implica la morte del malcapitato; Aerith invece... Aerith fu una delle sue allieve, un'ottima manipolatrice della mente, ma troppo bella perché Myriah la prendesse sul serio sotto la propria ala protettiva, troppo sveglia, troppo tutto. Non le piace per nulla, per questo e per altri motivi le provoca terribili crisi, durante le quali Myriah ha la possibilità di rinnovare la sua bellezza inalterata da anni.
Esterni alla Rocca vi sono il suo maestro, Viserion, che adesso compete con lei per la presa del potere, Levantis e Merianna, due maghi del Consiglio delle Acque che fungono da infiltrati.
Di altre vere e proprie relazioni non ne ha, se non con i draghi che lei stessa crea e che la rendono a tutti gli effetti una madre dei draghi qual'era da principio, prima che suo padre decidesse di passare il testimone a Rhaego, suo primogenito legittimo.

Facts - La sua bellezza è rimasta immutata da quando il suo maestro Viserion le ha apposto un incantesimo da rinnovare di tempo in tempo. - Volendo riesce a leggere i pensieri delle persone con un solo, breve incantesimo sussurrato a fior di labbra, che nessuno nota, e per questo sa quasi sempre cosa pensano le persone che le stanno accanto. - Ha una cura per il suo corpo quasi maniacale, talmente tanto che una volta a settimana fa un bagno nel latte per rendere la sua pelle morbida. - Si dice che lei sappia sempre tutto e, oltre alle sue spie infiltrate nel Consiglio, ha a disposizione i suoi amatissimi corvi che le fanno da occhi e ali quando lei non può avvicinarsi troppo. - Quando deve sbollire la rabbia, precedentemente sfogata anche su Fynn, non è difficile trovarla a fare lunghe, chilometriche passeggiate sulla spiaggia, specie con il mare in tempesta. - Nelle sue stalle ha ben dieci draghi neri, creati con la sola forza della magia secondo le istruzioni dettate dagli antichi libri di Aster, il Tiranno.

human emotions are a gift from our animal ancestors.
«i gave you a rare gift, but you didn't want it.» cruelty is a gift humanity has given itself.

Curiosità » Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipisicing elit, sed do eiusmod tempor incididunt ut labore et dolore magna aliqua. Ut enim ad minim veniam, quis nostrud exercitation ullamco laboris nisi ut aliquip ex ea commodo consequat.

Descrizione fisica » Freddezza e distacco sono le sensazioni che, a prima occhiata, Alarik ispira. E' il tipico uomo della Terra della Notte: alto, imponente e dallo sguardo glaciale, tratti probabilmente dovuti anche alla sua posizione di leader di un progetto di riorganizzazione del potere. In qualunque caso, è la sua eleganza a stupire tutti quanti: si muove con passi felini e fluidi, quasi come se l'aria si aprisse al suo passaggio per poi richiudersi dietro di lui in una bolla che tiene lontano i fastidi del mondo esterno, la sua schiena sempre distesa in una posa solenne e al contempo riposata, come se non avesse peso alcuno sulle spalle larghe e squadrate, sempre incorniciate negli abiti eleganti ma non troppo sfarzosi che indossa. Il volto algido e fiero non mostra mai un cenno di emozione, non vi è un briciolo di umanità nei suoi lineamenti marcati e decisi, nei suoi occhi nocciola, così ordinari eppure così terrificanti. Probabilmente fino ad oggi eravate convinti che non potesse esistere un uomo dallo sguardo tanto vuoto quanto il suo, privo delle sensazioni che il corpo umano recepisce di continuo. Alarik forse è uno dei pochi esemplari al mondo, se non l'unico e, consapevole di questo fatto, fa tutto ciò che è in suo potere per distaccarsi ancora di più dalla massa. Raffinatezza è la parola chiave che si riflette sul suo aspetto curato, sul volto glabro e sui capelli scuri, sempre perfettamente pettinati, mentre vi passa accanto con quella sua camminata flemmatica e pacata e lascia dietro di sé il profumo della sua colonia costosa, dei soldi. E anche della paura.

Psicologia » Possiamo dire che non gli manca nulla, nulla. Non una falla, nel suo carattere, non un punto debole, niente che possa sul serio incrinarlo e farlo inginocchiare - se non la consapevolezza dell'aver messo a repentaglio la vita della sua donna. Alarik è al di sopra di tutto e di tutti, Alarik è meglio. Narcisista, superbo, dominante e spregevolmente doppiogiochista, in lui si rilegge in tutto e per tutto la figura dell'antieroe votato al male e al proprio bene, a ciò che gli da vantaggio. Gli piace indossare maschere e far finta di essere una persona che non è - un salvatore, un paladino della giustizia e dell'onore. Pur essendo una persona tecnicamente malvagia, Alarik mantiene alla perfezione quella superficie gentile, calma, posata che gli ha permesso l'ingresso nel Consiglio, quella parvenza di uomo piacevole con cui avere conversazioni dal retrogusto pretenzioso. Tutti si fidano di lui, e sbagliano clamorosamente, poiché ripongono fiducia in un uomo che ha perso l'umanità che contraddistingue tutti. Crudele, spietato, insensibile, prova amore solo nei confronti di tre personalità: Thenaar, Melisandre e loro figlio Killian.

I look at him and i see one of those pitiful things sometimes born in small villages, he looks normal but nobody knows what he really is. He know what monsters are, and he decided to become one.

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when the fox hears the rabbit scream
he comes a-runnin'
but not to help.

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