Trama del GDR

■Centocinquant'anni anni di storia ci dividono dall'avvento di Nihal, ultimo mezzelfo e prima donna tra gli onorevoli Cavalieri di Drago; lontana è la Grande Battaglia d'Inverno, nella quale vennero massacrati i fammin. Il Tiranno, l'uomo che soggiogava il Mondo Emerso da troppo tempo, venne ucciso e la sua Rocca, la mastodontica torre in cristallo nero, cadde con lui, seppellendo per sempre quei tempi bui. Cento invece sono gli anni che ci separano dalla nascita di re Dohor, l'uomo che cercava di riuscire nell'impresa fallita dal Tiranno, ovvero unificare le Otto Terre sotto un unico regno; con lui nacque anche una setta di invasati al culto di Thenaar, dio della guerra e del fuoco, che fecero di un Tempio la loro dimora, la loro Casa che si estendeva come un morbo malefico nelle viscere della terra. Cinquanta infine sono gli anni che allontanano le Guerre Elfiche da noi, quando gli elfi guidati dal folle re Kryss invasero le Otto Terre e fecero dilagare il Morbo, una malattia senza cura che decimò l'esercito delle Terre Libere; fu Adhara, l'ultima Sheireen creata con sigilli dalla setta dei Veglianti, a porre fine a quelle tragedie e a tutte le battaglie, segnando l'inizio di un periodo di ripresa e di pace, che prospera ancora.
Dalle verdeggianti Terre Ignote hanno fatto di nuovo capolino gli elfi, disarmati e penitenti, che cercarono in ogni modo di redimersi dalla colpa del loro antico sovrano; da principio, i regnanti delle Otto Terre non ebbero pietà di loro: ci furono altri scontri che bagnarono il suolo del Mondo Emerso di sangue un'altra crudele volta, fino a ché la brama di vendetta non si fu placata negli animi di tutti gli abitanti del continente. I nobili esseri ancestrali adesso si sono mescolati perfettamente alla popolazione, riportando alla luce anche la splendida e perduta razza dei mezzelfi, le creature più erudite mai viste prima di allora.
Poco alla volta, anche gli abitanti di Zalenia tornarono a vedere la luce del sole, bianchi e pallidi come spettri, non propriamente ben visti dalla popolazione ma pur sempre accettati - era questo che la legge dettava; portarono con loro meravigliosi stalloni argentei e spettacolari creazioni in vetro soffiato, talmente rifinite da sembrar vere e... le sirene. Con loro vennero anche le sirene e i tritoni, della stessa meravigliosa bellezza delle ninfe, e crearono anche loro una razza ibrida: i sirenidi, biondi e lucenti come il grano delle Terra del Sole.
Per assicurarsi un equilibrio stabile e una pace duratura, fu il Consiglio delle Acque, l'assemblea di maghi e personalità che da anni occupava il secondo posto solo dopo le famiglie reali, a detenere il potere sulle otto terre per dieci lunghi anni, per poi delegarlo a prescelti regnanti che avessero amministrato il regno sotto il loro vigile controllo. Da allora, ogni consigliere si occupa del controllo di uno specifico territorio - non certo senza rendere conto del proprio operato agli altri membri della congrega - guardiani della pace così faticosamente raggiunta.
I popoli vivono dunque un periodo di prosperità e pace, sebbene le condizioni di vita siano ancora precarie - nonostante abbiano imboccato una salita verso il miglioramento - dopo l'ultima guerra che vide tutto il Mondo Emerso in ginocchio, e l'armonia tra le razze è pressochè totale, con rare eccezioni.
Solo le vecchie istituzioni rimasero in vigore, dopo tutti gli stravolgimenti legislativi che scossero le Otto Terre: l'Accademia dei Cavalieri di Drago, a Makrat, sotto il comando del Generale Jahaerys, e il Consiglio, nella Terra dell'Acqua, con sede a Laodamea. Dall'idea di un'antica sacerdotessa venne fatto costruire un Tempio, sempre nella capitale della Terra del Sole, il marmo bianco accecante si vedeva da ogni angolo della città, dove vivono ed insegnano adesso i Fratelli della Folgore, i sacerdoti esperti in erboristeria e pratiche curative. Tra i grandi maghi delle Otto Terre, inoltre, Consiglio conta i migliori maghi ed insegnanti, pronti ad erudire al meglio le giovani speranze in campo magico e far di loro il futuro del Mondo Emerso.
E la situazione sembra stabile, ma...

Le coste del delta del Saar sono alte e frastagliate, protette dal mare ruggente e dalle folte foreste impenetrabili. A Myriah e ai suoi maghi parve il punto perfetto per costruire la loro roccaforte, e non ci misero molto ad attuare i loro piani: soggiogata una piccola comunità di elfi nomadi, le torri della Nuova Rocca vennero innalzate talmente in alto da voler sembrare una sfida agli dèi, i vessilli neri come il cielo in tempesta sventolavano gagliardi. Presto, diventò una vera e propria cittadella, accogliendo elfi e umani disertori o traditori, pronti a schierarsi dalla parte del male e sacrificare la loro vita in cambio di una sola: il ritorno del Marvash, il Distruttore.
E di certo non erano i soli al mondo a voler il ritorno del loro Signore. La Gilda s'era risvegliata, sopita fino a quel tempo, sotto la guida di una nuova Suprema Guardia: Melisandre, la donna più spietata e devota che le Otto Terre avessero mai conosciuto; e nel Mondo Emerso ricominciò lo spargersi continuo di sangue dettato dai doveri di quel credo. La sede è stata ricostituita nella Terra della Notte, provocando continui contrasti interni che hanno reso il luogo incredibilmente tumultuoso, se non addirittura pericoloso da abitare e contenere da parte del Consiglio. La sua appartenenza alle Otto Terre è, di fatto, ormai puramente formale: l'intero territorio è nelle mani della Gilda, che si prepara ad un nuovo assalto verso le Terre Libere.
Un'alleanza, i maghi della Nuova Rocca si allearono agli Assassini della Gilda, ognuno a vantaggio del raggiungimento dei proprio personali scopi, creando così un esercito abbastanza forte e grande da poter attaccare le Terre Libere con tutta la ferocia possibile.

Una nuova guerra, un nuovo scontro, un nuovo inizio. L'esercito della Rocca, così i maghi e gli Assassini vollero chiamarlo, marcia da ovest verso est, mietendo vittime su vittime. Le Terre Libere riusciranno a difendere con fuoco e sangue la loro libertà, o verranno inghiottite dalle ombre, questa volta senza possibilità di ritorno? Sarai tu a scrivere questa storia: scegli il tuo schieramento, la tua classe e scrivi anche tu la tua piccola parte in questo nuovo, entusiasmante libro.
Il Mondo Emerso ti attende, cosa farai? E' tempo di scegliere, forestiero.

Gli eventi qui di seguito riportati contano come anno 1 quello della morte di Aster (siamo oggi, dunque, nell'anno 150).

■cronologia degli aventi successivi:
›Autunno del 100: conclusione delle Guerre Elfiche e ritirata degli elfi entro i confini del Saar, nelle Terre Ignote.
›Inverno del 100: costituzione di un nuovo Consiglio delle Acque. Viene proposto di costruire un argine sul Saar, ma l'idea viene rifiutata dalla maggioranza.
›Inverno del 112: primo tentativo di rivalsa contro gli elfi penitenti; gli elfi sono costretti a tornare oltre il Saar, contando decine di morti. Dovrà intervenire il Consiglio a mediare la situazione. Sarà il primo di molti altri contrasti minori.
›Estate del 120: fine dei contrasti e firma di un trattato di pace che permetta la convivenza degli elfi delle Terre Ignote con gli abitanti del continente.
›Inverno del 140: l'esercito della Rocca, sotto la guida del mago Gahn, distrugge Savia (piccolo villaggio della Terra della Notte) e ne brucia i resti, come avvertimento per l'esercito delle Terre Libere. La Gilda rimane inoperante.
›Primavera del 140: l'esercito della Rocca, ancora una volta sotto la guida di Gahn, distrugge il lato orientale di Narbet, bruciando abitazioni e campi e macellando decine e decine di vittime. Buona parte della popolazione abbandonerà la città per lungo tempo, a causa dei timori e dei tumulti generati da un tale disastro.
›Primavera del 144: la ninfa Nymea, con l'aiuto del consigliere Thalion e di alcuni allievi, edifica Alto Giardino nella Terra dell'Acqua, a ovest delle Cascate di Nael, come luogo di ricerca e ricovero per ogni bisognoso che dovesse necessitare di aiuto.
›Inverno del 144: intendendo l'edificazione di Alto Giardino come un affronto alla potenza dell'esercito nero, la Rocca invia i propri soldati verso le cascate, decisi a circondare quella fortezza celata nella foresta e ottenerne il potere. Nymea si trova a dover respingere una prima volta gli attacchi dell'esercito nemico, ma ben presto giungono soccorsi da parte delle terre libere e i guerrieri della fazione opposta sono costretti a ripiegare.
›Primavera del 145: apertura del fronte di battaglia occidentale, tra le Cascate di Nael, la marca delle Paludi e il fiume Saar.
›Estate del 147: sconfitta dell'esercito delle Terre Libere sul fronte delle Cascate di Nael, con conseguente perdita di molti uomini e distruzione di un accampamento nei pressi del fiume. Quello stesso accampamento verrà riedificato a poca distanza qualche tempo più tardi.
›Primavera del 150: Con la battaglia di Alto Giardino, le Terre Libere sconfiggono definitivamente l'avamposto della Nuova Rocca nella Terra dell'Acqua, liberandola dall'invasore. Il capo delle truppe, il mago Sirthas, viene ucciso durante lo scontro. [QUEST: The Old and the New Gods]